Quando un insieme di granelli diventa un mucchio di sabbia? 5 modi per misurare l'innovazione
Il "paradosso del sorite" ragiona sulla difficoltà di identificare il momento in cui incrementi minimi si traducono in cambiamenti. La valutazione nell'innovazione misura i granelli o il progresso?
Immaginate di essere su una spiaggia e di dover decidere quando un singolo granello di sabbia, sommato agli altri, diventa ufficialmente un "mucchio". Sembra una domanda banale, eppure, questo apparentemente semplice dilemma nasconde un profondo paradosso filosofico noto come "paradosso del sorite" 1
Applicato al mondo dell'innovazione, questo paradosso ci mette di fronte a una sfida: come misurare il progresso o il cambiamento, un granello alla volta?
Pensate ai tentativi di quantificare il valore dell'innovazione attraverso metriche classiche come le idee generate, i prototipi sviluppati o le ore in R&D. Sono indicatori rappresentativi del cambiamento? Spesso no.
Concentrarsi sui singoli "granelli" rischia di farci perdere di vista una visione d'insieme, l'obiettivo finale: costruire castelli di sabbia belli e resistenti, ovvero innovazioni che abbiano un impatto reale e duraturo.
Come possiamo superare questo paradosso e valutare l'innovazione in modo più efficace?
Ecco 5 approcci alternativi che ci consentono di passare dal contare i granelli al costruire castelli:
Misurare l'impatto, non l'attività
Invece di contare il numero di progetti avviati, chiediamoci: questi progetti stanno cambiando il modo in cui operiamo e le esperienze dei nostri clienti? Valutare l'impatto concreto, sia esso in termini di miglioramento dell'efficienza, aumento della soddisfazione o creazione di nuovi mercati, è un indicatore molto più significativo del semplice numero di attività svolte.
Valutare la trasformazione, non la conformità
Non cadiamo nella trappola di misurare l'innovazione in base al suo allineamento con i trend del momento o con quello che fanno i competitor. L'innovazione è spesso anticonformista e implica rompere gli schemi. Valutiamo piuttosto se siamo portando cambiamenti radicali e positivi, anche se non necessariamente in linea con le aspettative a breve termine.
Focalizzarsi sul progresso, non sulla perfezione
L'innovazione è un processo iterativo, fatto di tentativi ed errori. Non lasciamoci paralizzare dalla ricerca della perfezione fin dal primo momento. Misuriamo invece il progresso compiuto rispetto agli obiettivi iniziali, valutando se stiamo avanzando nella giusta direzione e se stiamo imparando dai nostri fallimenti.
Misurare gli insegnamenti, non rifare gli stessi errori
L'innovazione non è un processo lineare. Promuovere una cultura di sperimentazione e apprendimento continuo è fondamentale per incoraggiare l'assunzione di rischi e la scoperta di nuove soluzioni. Misuriamo la nostra capacità di imparare dagli errori, di adattarci alle nuove sfide e di applicare le lezioni apprese a nuovi progetti.
Valutare il contributo sociale e ambientale
L'innovazione non si limita al mero sviluppo di nuovi prodotti o servizi. Consideriamo anche l'impatto che le nostre innovazioni hanno sulla società e sull'ambiente. Misuriamo la nostra capacità di creare valore per tutti gli stakeholder, non solo per l'azienda, e di contribuire a un futuro più sostenibile.
L'innovazione non è semplice da misurare
Anche se è un processo critico e strategico per la crescita e il successo di qualsiasi organizzazione, non è semplice misurarlo ed è troppo semplicistico non farlo.
Bisogna trovare un approccio che sia in grado di bilanciare il metodo "classico ed aziendale" di contare i "granelli" ed un metodo più complesso e completo in grado di concentrarsi sulla costruzione di "castelli" di valore, per valutare l'innovazione in modo più efficace e governare il processo in modo efficiente.
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